Esiste un motivo preciso per cui la pasta si cuoce più velocemente in montagna. La risposta definitiva della scienza
In montagna, la pasta si cuoce con maggiore velocità rispetto al livello del mare. Questo fenomeno, che potrebbe sembrare sorprendente a prima vista, ha una solida base scientifica. Immaginiamo di voler gustare un piatto di rigatoni in alta quota, magari sull’Everest o sul K2. Nonostante le condizioni climatiche non siano le più favorevoli per un picnic, ci accorgeremmo che l’acqua raggiunge il punto di ebollizione molto prima rispetto a quanto accade nella comodità della nostra cucina.
Questo principio fisico non solo ci permette di comprendere meglio come funzionano alcuni dei processi quotidiani legati alla cottura degli alimenti ma offre anche uno spunto interessante su come variabili ambientali apparentemente estranee possano influenzare direttamente le nostre attività domestiche.
La fisica dell’ebollizione in altitudine
La spiegazione di questo fenomeno risiede nella pressione atmosferica e nel suo effetto sul punto di ebollizione dell’acqua. A livello del mare, dove la pressione atmosferica è maggiore, l’acqua bolle alla temperatura di 100 °C. Questo valore è stato stabilito dall’astronomo svedese Anders Celsius nel 1742 come punto di riferimento per il suo sistema termometrico.
Tuttavia, salendo in quota e allontanandoci dal livello del mare, la pressione atmosferica diminuisce sensibilmente. Questa riduzione comporta che l’acqua possa raggiungere il punto di ebollizione a temperature inferiori rispetto ai canonici 100 °C. Quando mettiamo una pentola d’acqua sul fuoco per preparare la pasta, stiamo aumentando sia la temperatura che la pressione interna dell’acqua. In condizioni normali al livello del mare, l’ebollizione avviene quando queste due forze si equilibrano con quella esercitata dall’atmosfera esterna.
In montagna invece, trovandoci ad esempio a 3.000 metri d’altezza dove la pressione esterna è minore rispetto alla pianura o al livello del mare, questo equilibrio si raggiunge più rapidamente e a una temperatura inferiore (circa 70 gradi). Di conseguenza l’acqua impiega meno tempo per bollire grazie alla minor resistenza offerta dalla pressione atmosferica esterna.
Sebbene preparare un piatto di pasta sull’Everest o sul K2 possa sembrare poco praticabile oltre che estremamente freddo, questa conoscenza offre un vantaggio reale quando ci troviamo a cucinare in località montane accessibili come le nostre case vacanza situate ad altezze considerevoli.