Le ferie di quest’anno saranno più brevi per gli Italiani, ma ci sono delle strategie per affrontare i costi alti dei viaggi
Sebbene l’estate italiana sia caratterizzata da nuove dinamiche legate soprattutto alla durata delle permanenze fuori casa e all’impatto economico sulle scelte dei consumatori, l’intenzione comune è quella di non rinunciare alle meritate vacanze. Le strategie adottate dimostrano una crescente attenzione verso un turismo sostenibile sotto il profilo finanziario senza compromettere il desiderio di evasione dalla quotidianità.
L’estate è da sempre sinonimo di vacanza e relax per gli italiani, che anche quest’anno, nonostante le incertezze economiche, sembrano intenzionati a mantenere vive le proprie tradizioni estive. Secondo l’ultimo focus sull’estate dell’Osservatorio Findomestic (Gruppo Bnp Paribas), una percentuale schiacciante del 92% degli italiani ha in programma di partire o almeno spera di poterlo fare. Tuttavia, emerge una tendenza verso soggiorni più brevi rispetto agli anni passati.
Il cambiamento più evidente riguarda la durata delle vacanze. Se nel 2023 il 51% degli intervistati optava per soggiorni settimanali, quest’anno la percentuale scende al 41%. Invece, cresce significativamente il numero di coloro che prediligono i weekend lunghi o brevi fughe dalla routine quotidiana, con un aumento dal 18% al 27%. Nonostante ciò, rimane stabile la quota di chi si concede due settimane o più di vacanza.
La spesa media prevista per le ferie estive si attesta intorno ai 1.785 euro per famiglia, segnando un incremento del 15% rispetto all’anno precedente. Questo aumento dei costi sembra essere gestito con maggiore facilità dalle famiglie numerose che prevedono un budget leggermente superiore ma contenuto nell’aumento percentuale. La maggior parte dei viaggiatori (68%) stima di spendere fino a 2.000 euro per le proprie vacanze.
Gli italiani mostrano una chiara predilezione per le mete nazionali (80%), con il mare che si conferma come destinazione favorita dal 72% degli intervistati. Seguono le città d’arte e la montagna rispettivamente al secondo e terzo posto nelle preferenze. La ricerca del benessere e del relax guida la scelta della tipologia di vacanza per il 61%, mentre cultura e divertimento attraggono meno interesse.
Di fronte all‘aumento generale dei prezzi nel settore turistico – particolarmente avvertito in ristoranti, bar e strutture ricettive – gli italiani pianificano “vacanze intelligenti”. La maggior parte cerca infatti soluzioni economiche senza rinunciare alla qualità dell’esperienza: prenotazioni anticipate e scelta di periodi meno affollati sono tra le strategie più adottate.
Quanto alle preferenze relative agli alloggi, gli hotel guadagnano popolarità rispetto all’anno scorso (34%), ma case in affitto e residence rimangono opzioni molto apprezzate (30%). I bed&breakfast conquistano il favore del 22% degli intervistati grazie alla loro offerta personalizzata ed economica.
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