Bonus digitalizzazione: ti rimborsa il 50% delle spese per PC e internet, come approfittare

Come ottenere il bonus digitalizzazione: quali sono i requisiti per essere rimborsati del 50% delle spese per pc e internet?

La digitalizzazione delle piccole e medie imprese (PMI) oltre che delle reti d’impresa è diventata una priorità per il governo italiano, che ha messo in atto diverse iniziative per favorire l’innovazione tecnologica e digitale nel tessuto produttivo nazionale. Tra queste, il bonus digitalizzazione rappresenta un’importante opportunità per le aziende che vogliono modernizzare la loro infrastruttura tecnologica. Per approfittare di questa misura, è importante rispettare i requisiti e le scadenze previste dal Ministero delle imprese e del Made in Italy.

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Il bonus digitalizzazione è un’opportunità da non perdere, ma con precise limitazioni – thesensofwonder.it

Questo incentivo mira a sostenere le PMI e le reti d’impresa nel loro percorso di trasformazione digitale, coprendo parte delle spese sostenute per l’acquisto di dispositivi informatici e per l’accesso a servizi internet avanzati. Per approfittarne, però, è importante essere consapevoli di quali sono i requisiti richiesti e le tempistiche da rispettare.

Bonus digitalizzazione: i requisiti per ottenerlo

Il bonus digitalizzazione è un contributo che copre il 50% delle spese sostenute dalle imprese per l’acquisto di computer, software e servizi di connessione a Internet. Questo incentivo è stato introdotto per favorire l’adozione di tecnologie innovative e migliorare la competitività delle PMI italiane sul mercato globale.

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Le domande per il bonus digitalizzazione saranno presentabili online dal 26 ottobre al 23 novembre – thesensofwonder.it

Per accedere al bonus, le imprese devono soddisfare alcuni requisiti fondamentali:

  1. Tipologia di impresa: Il bonus è destinato alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che operano sul territorio nazionale. Anche le reti d’impresa, composte da almeno tre PMI, possono beneficiare dell’incentivo.
  2. Regolarità amministrativa: Le imprese devono avere sede legale e/o operativa in Italia, essere iscritte al Registro delle imprese e non essere soggette a sanzioni interdittive o procedure concorsuali.
  3. Rating di legalità: È previsto un trattamento preferenziale per le PMI in possesso di un rating di legalità.

Ci sono quindi dei settori che restano esclusi dalla possibilità di usufruire del bonus. Tra questi, ci sono le imprese attive nei settori della pesca, dell’acquacoltura e della produzione primaria di prodotti agricoli, a meno che non dispongano di un sistema di separazione delle attività.

Il bonus copre il 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 40.000 euro per le micro e piccole imprese, 25.000 euro per le medie imprese e 80.000 euro per le reti d’impresa. Le imprese interessate devono presentare la domanda di accesso tramite la piattaforma online del Ministero delle imprese e del Made in Italy. La finestra per la compilazione delle domande si apre alle ore 12 del 26 ottobre e chiude alle ore 12 del 23 novembre. L’invio delle richieste può essere effettuato a partire dal 29 novembre, esclusivamente per via telematica.

Cosa fare per ottenere il rimborso

Le imprese devono rispettare alcune condizioni

  • Le consulenze e i servizi acquistati devono essere utilizzati per migliorare la digitalizzazione aziendale.
  • Le attività devono essere completate entro 15 mesi dalla data del decreto di concessione delle agevolazioni.
  • Le imprese devono presentare la documentazione che attesti la realizzazione delle spese e dei servizi per richiedere il rimborso in due quote, con la prima pari al 50% delle agevolazioni concesse.

Grazie a questo incentivo, le imprese possono ridurre significativamente i costi di aggiornamento tecnologico e accedere a servizi internet avanzati, favorendo così la loro crescita e sviluppo in un mercato sempre più digitale.

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