Cosa fare in caso di un calo di pressione? Ecco perché bere acqua e zucchero non è la soluzione migliore per sentirsi meglio.
Soprattutto in estate, tante persone, a prescindere dall’età, possono patire cali repentini della pressione. Solitamente, un rimedio naturale per migliorare la situazione è quello di far bere alla persona che si sente male, acqua e zucchero. Tuttavia, questo “rimedio della nonna” che conosciamo da tempo immemore, non è la scelta migliore da fare.
Quando la pressione arteriosa scende al di sotto dei livelli considerati normali si possono avvertire una serie di sintomi che possono variare da lievi a gravi. Un valore di pressione normale è generalmente considerato intorno ai 120/80 mmHg. Quando la pressione scende sotto i 90/60 mmHg, si parla di ipotensione.
I cali di pressione possono essere dovuti a varie motivazioni. Tra queste, menzioniamo senza dubbio la disidratazione, problemi cardiaci, problemi endocrini, ma anche una alimentazione sbagliata. Si possono patire vertigini e capogiri, senso di svenimento, visione offuscata, nausea, fatica e debolezza e confusione mentale.
Solitamente, come primo intervento, a chi sta male si fa bere subito acqua e zucchero. Tuttavia, potrebbe non essere la scelta più giusta. Ovviamente, prima di entrare nel dettaglio, vogliamo chiarire che quello che scriveremo non vuole, né può, avere valenza scientifica. In caso di cali di pressione (e, in generale, di qualsiasi altro problema fisico) contattate immediatamente un medico. No alle cure fai-da-te.
Cali di pressione: bere acqua e zucchero è sbagliato?
Quindi, per questo come per altri problemi di salute, il consiglio è quello di mettere da parte le tante credenze popolari che circolano e che, spesso e volentieri, sono destituite di ogni fondamento scientifico. Come, per esempio, il metodo di ricorrere a un bicchiere di acqua e zucchero per contrastare un calo di pressione. Questo, così come di succhi di frutta o caramelle, alza i livelli di glucosio nel sangue, ma raramente è efficace contro un calo di pressione, a meno che non si tratti di specifiche patologie legate alla glicemia.
Siamo di fronte, dunque, a un falso scientifico. Al contrario, bere un bicchiere di acqua e sale è una soluzione molto più efficace, anche se meno gradevole al palato. In ogni caso, sappiate che l’acqua da sola può essere sufficiente per attivare gli osmorecettori epatici. Questi recettori, che sono neuroni modificati, rilevano la pressione osmotica del sangue e comunicano con il sistema simpatico, provocando una vasocostrizione periferica e aumentando la pressione arteriosa.
Per ottenere un effetto più rapido e duraturo, è consigliabile aggiungere un pizzico di sale all’acqua o metterlo direttamente sotto la lingua, in modo da favorire una più veloce assimilazione. Anche le tavolette amare di liquirizia si sono rivelate utili per riportare i valori pressori nella norma.