Incontaminata, anche perché non semplicissima da raggiungere. Ma questa spiaggia è senza dubbio un paradiso terrestre.
A volte, le classifiche che ciclicamente ritroviamo online mentono. Non tengono conto di tutti i parametri e, quindi, arrivano a un esito almeno discutibile. Non è questo il caso. La spiaggia di cui vi parliamo oggi, infatti, è stata eletta come la più bella d’Italia. E non possiamo non dire che questo riconoscimento sia assolutamente meritato.
Negli anni, questa spiaggia, infatti, ha ottenuto il prestigioso TripAdvisor Travelers’ Choice Beaches Awards, basato sulla qualità e quantità delle recensioni e il punteggio attribuito dai viaggiatori negli ultimi 12 mesi. Una bellezza unica, un mare dalle sfumature turchesi, dei ciottoli piccoli bianchi e lisci, in un contesto unico. Sono le cose che i visitatori non possono fare a meno di notare, mettendo poi nero su bianco i propri giudizi entusiastici.
Si tratta di una meta popolare durante l’estate, ma, per godere appieno della sua bellezza incontaminata è consigliabile visitarla nei periodi di bassa stagione, da maggio a giugno o da settembre a ottobre. In questi mesi, è possibile vivere un’esperienza più tranquilla e sentirsi davvero in un paradiso naturale. Di quale spiaggia stiamo parlando?
Qual è la spiaggia più bella d’Italia?
Parliamo di Cala Mariolu, che si trova sulla costa orientale della Sardegna, affacciata sul suggestivo Golfo di Orosei e incastonata tra le rocce calcaree di Baunei. Ovviamente, in queste classifiche, spesso a fare da padrona è proprio la Sardegna, una delle regioni con le spiagge più incantevoli: da La Pelosa a Stintino a Cala Goloritzè sul Golfo di Orosei, passando per La Cinta di San Teodoro e Porto Giunco di Villasimius. Questi luoghi affascinano, ogni anno, migliaia di visitatori con la loro bellezza mozzafiato e la loro natura incontaminata. E sono pronti a farlo nuovamente con l’estate ormai alle porte.
Compresa Cala Mariolu, celebre per le sue acque turchesi, enormi massi bianchi che emergono dal mare e fondali marini ricchi di pesci. Il nome “Mariolu” deriva da una foca monaca che rubava il pesce ai pescatori locali, mentre il nome in dialetto baunese “Ispuligidenie” significa “pulci di neve”, in riferimento ai piccoli sassolini bianchi che caratterizzano la baia.
L’accesso alla Cala non è semplice, contribuendo a preservare la sua bellezza naturale. Il modo più comune per raggiungerla è via mare, con imbarcazioni che partono dai porti di Arbatax, Santa Maria Navarrese o Cala Gonone. Per i più avventurosi, è possibile arrivare a Cala Mariolu attraverso un trekking dall’altopiano del Golgo. Questo percorso, sebbene impegnativo e della durata di circa tre ore tra andata e ritorno, offre un’esperienza immersiva nella natura selvaggia della Sardegna.