La morte di Philippe Leroy ci porta a raccontare da vicino la storia di un grandissimo artista e di un uomo incredibile.
L’attore francese è conosciuto in tutto il mondo ed è riuscito a raggiungere dei risultati davvero straordinari.
Nato a Parigi il 15 ottobre del 1930, la sua era una famiglia aristocratici di militari, avvocati e giudici. Il padre era ispettore generale delle finanze a Berlino e poi a Bonn. Fu così che Philippe fu inizialmente indirizzato verso la carriera militare, arruolandosi come mozzo su un transatlantico verso New York nel 1947. Rimase in America per un anno.
Nel 1953 rientrò in Europa, arruolandosi nell’esercito francese e combattendo anche in Indocina come sottotenente. Nel 1958 partecipa alla guerra d’Algeria come tenente paracadutista. Si congedò poi successivamente ai gradi per prendere la strada dello spettacolo per grande sorpresa della sua famiglia e con un successo pressoché immediato.
Andiamo a vedere da vicino quello che accadde e il motivo per cui riuscì a diventare rapidamente un personaggio famoso del mondo dello spettacolo.
Philippe Leroy e il suo grande successo
Philippe Leroy esordisce come attore nel 1960 nel film di Jacques Becker, Il buco, un’opera minimalista che ottenne un grande successo e dove recitò al fianco di Jean Keraudy e Michel Constantin.
Nel 1962 si trasferì in Italia dove inizio ad avere grande successo in film di grandissimo interesse come Le voci bianche, Il terrorista, Leoni al sole e tanti altri film ancora. Riuscì a ritagliarsi il suo spazio recitando anche in fotoromanzi e serie televisive sempre in Italia. L’interpretazione più importante arriva con il ruolo nello sceneggiato La vita di Leonardo da Vinci del 1971 diretto da Renato Castellani e che ottenne un grandissimo successo.
Anche la sua vita personale fu straordinaria e piena di grandi amori. Dalla sua storia con la splendida modella Francoise Laurent nacque Philippine Leroy-Beaulieu la sua prima figlia che seguì le sue orme diventando anche lei attrice. Si sposò poi con Silvia Tortora, giornalista figlia di Enzo, il 1° settembre del 1990 e rimase vedovo il 10 gennaio del 2022 Da questa ebbe due figli.
Tra le sue grandi passioni, ereditata dall’esperienza militare, rimase sempre il paracadutismo che lo portò a farsi tesserare per la S.S.Lazio. Festeggiò i suoi ottant’anni durante il Parashow di Roma con un salto e nell’aprile del 2011 trascorse 12 giorni in Afghanistan come inviato speciale a 81 anni. Un uomo estroso e di grande talento che riuscì a raggiungere delle vette davvero straordinarie grazie alla sua passione per tutto quello che faceva.