
15 Giu LA ROMA DEI ROMANI, ALLA SCOPERTA DELLA ROMA NON TURISTICA
5 LUOGHI INSOLITI PER SCOPRIRE UNA ROMA NON TURISTICA E AUTENTICA
Non ho mai amato Roma. Ecco, l’ho detto. Forse non è uno dei modi migliori per iniziare un post in cui vi parlerò di una delle città più amate del mondo, ma concedetemi un po’ di pazienza e di fiducia per arrivare fino alla fine dell’articolo 😉
“Ma come fai a dire che Roma non è bella?”
ALT, Roma è bella, non si potrebbe che dire altrimenti, ma non mi ha mai colpita così tanto da volerci ritornare. Sapete cosa si dice della Fontana di Trevi? Che se lancerete una monetina, prima o poi tornerete nella capitale. Ecco, io quella monetina non l’ho mai voluta gettare, eppure a Roma ci sono tornata, e per ben quattro volte! L’ultima però è stata diversa dalle altre, è stato un faccia a faccia tra me e lei, l’ultima occasione definitiva che aveva per farmi ricredere. Ci è riuscita? Grazie a un itinerario alternativo alla scoperta dei luoghi meno turistici e più autentici, decisamente sì!
Se siete alla ricerca di una Roma non turistica e di un viaggio meno istituzionale, vi mostro alcuni dei luoghi più insoliti e che più ho amato della capitale 🙂
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QUARTIERE COPPEDÈ
Si tratta perlopiù di un quartiere residenziale, ma appare come una piccola isola felice lontana dalla caciara romana. Il quartiere Coppedè è un tripudio di stile Liberty e Decò, con influenze gotiche e barocche. Costituito di 26 palazzine e di 17 piccole ville, si mostra ai passanti come un luogo incantato e fiabesco. Gli stessi nomi delle strutture non fanno che alimentare la fantasia: posta al centro del quartiere, si trova la Fontana delle Rane, costituita appunto di 12 rane e diventata famosa grazie a un bagno che i Beatles si fecero al suo interno in seguito a un loro concerto; il Palazzo del Ragno, che mostra tutta la laboriosità e l’ingegno che si celano dietro questo quartiere; il Villino delle Fate, che omaggia tre delle più importanti città italiane (Firenze, Venezia e Roma).
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TESTACCIO
Testaccio è uno dei pochi luoghi, se non l’unico, ad aver conservato quell’autenticità tanto cara ai romani: i panni stesi sui balconi, le piccole botteghe, le trattorie di una volta, i mercati a cielo aperto. È facilmente raggiungibile con la metro alla fermata Piramide, che prende il nome dalla Piramide di Gaio Cesto risalente al 12 a.C. Dietro a tale monumento funerario in onore di Gaio Cesto Epulone, si trova il cimitero acattolico che ospita le spoglie di personaggi illustri, quali Gramsci e Keats. Testaccio è famoso soprattutto per la sua cucina fatta di ricette autentiche e di prodotti locali. La pasta alla grigia, le fettuccine al sugo di coda di coda alla vaccinara, la trippa, … tutti piatti tipici che potrete trovare in una delle tante trattorie che si nascondono tra le strette viuzze di Testaccio.
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RIONE MONTI
Rione Monti è uno dei quartieri che più ho preferito di Roma, caratterizzato da alcuni degli scorci più belli che la città offre. Qui tradizione e modernità si fondono alla perfezione, dando nuova vita a un quartiere che per anni è stato trascurato. Vivaci viuzze, piazzette colorate, antichi palazzi, gallerie d’arte, edera ovunque. Bellissima e particolare è la Casetta di Madonna dei Monti, ricoperta da cima a fondo di edera che fa giusto intravedere solo l’entrata di uno dei bar più suggestivi della capitale.
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VIA DEL PELLEGRINO
Vi ho già parlato di Via del Pellegrino in questo post, per via della sua particolarità e unicità che mi hanno piacevolmente sorpresa. Nonostante si trovi in centro città, vicino a Piazza Campo de’ Fiori, addentrarsi in questa via significa lasciarsi alle spalle tutta la frenesia di una città che non si ferma mai. La sensazione che ho percepito passeggiando in questa viuzza è stata quella di trovarmi in una classica stradina ligure dalle case strette e colorate, dalle piccole botteghe e dal profumo dei fiori freschi che ti accompagna silenziosamente lungo il cammino. La vera chicca di Via del Pellegrino è la Libreria del Viaggiatore, un vero paradiso in cui perdersi tra gli scaffali e tra i continenti sognando ad occhi aperti.
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QUARTIERE EBRAICO
A due passi dall’Isola Tiberina, si trova il più antico ghetto ebraico del mondo occidentale, risalente al 1555 e fatto costruire su ordinanza del papa Paolo IV. Nonostante le sue piccole dimensioni, riesce ancora a rievocare, a distanza di anni, tutte le tremende obbligazioni e proibizioni che gli ebrei hanno dovuto subire. Ad oggi il quartiere appare vivace e originale, grazie alle tradizionali botteghe e ristoranti che preparano i piatti tipici della tradizione ebraica. Da non perdere è una visita alla bellissima Sinagoga che richiama l’architettura mediorientale che si fonde con lo stile Liberty.
E poi c’è Trastevere… ma di lei vi parlerò più avanti 😉